29.9.08

r/021 - Sperone in ferro

Questo sperone in ferro battuto proviene dalle campagne del Piemonte, negli stessi luoghi di provenienza degli occhiali (r/011).

E' ormai completamente ossidato, ma la sua struttura è intatta, completa di rondella e ganci per l'allaccio agli stivali del cavaliere.

Gli speroni sono elementi opzionali per la guida di un cavallo. Non lo sapevo.
Leggo che la loro funzione è quella di dare impulsi più precisi all'animale (non solo quindi con il movimento delle gambe) o anche di spronare maggiormente un cavallo che non risponde correttamente ai comandi, magari in vista di un ostacolo particolarmente impegnativo da superare. In questo caso avrebbe una funzione simile a quella del frustino.
Insomma, io non vado a cavallo e le mie conoscenze in questo campo sono piuttosto limitate, ma la rondella di ferro con le punte, vista mille volte sugli stivali dei cow-boys del cinema, parla chiaro: "O fai quello che ti dico io o ti do una bella punzecchiata!"
E il cavallo lo accontenta, sperando che qualche selvaggio pellerossa sia in agguato dietro l'angolo e gli tolga 'sto peso dal groppone.

Fra i molti animali domestici che hanno affiancato l'uomo nella sua storia, il cavallo ha comunque avuto il ruolo di protagonista.

Con il cane, l'uomo ha stretto un forte patto di amicizia (valido almeno fino all'arrivo delle vacanze estive): fin dall'inizio è stato suo compagno di vita e il rapporto fra i due si è basato sulla reciproca necessità legata alla sopravvivenza.
L'uomo ha poi capito che il cane, con i suoi sensi così sviluppati, poteva essere impiegato anche per la difesa del territorio e della casa, in quanto in grado di percepire a distanza l'arrivo di estranei. L'uomo ha selezionato nel tempo i cani con le migliori prerogative a seconda della necessità di impiego per giungere ai nostri giorni ad avere cani da difesa, da caccia, da lavoro, da compagnia, ecc.
Una bella prova di amicizia vera e reciproca, insomma.

Molti altri animali sono stati sottomessi dall'uomo per soddisfare la necessità di cibo o il lavoro. Stiamo parlando di tutti gli animali domestici di cui si è affiancato e che gli hanno permesso di vivere a loro spese: polli, maiali, buoi, vacche, capre, pecore e così via.

Con il cavallo la storia è un po' diversa. Il cavallo, inizialmente considerato alimento, alla stregua di tutti gli altri animali predati, è divenuto col tempo il principale strumento del progresso dell'uomo. Possiamo dire con certezza che senza il contributo del cavallo il corso dell'evoluzione e della storia dell'uomo sarebbero stati sicuramente diversi.
Pensiamo a cosa ne sarebbe del grande Napoleone Bonaparte se invece di essere in groppa al suo fiero cavallo fosse ritratto a piedi in mezzo alle sue truppe due palmi più alte di lui...
Attila re degli Unni, costretto a correre per le steppe con le sue gambette corte e pelose...
I cavalieri medievali con le loro corazze di ferro, che sarebbero annegati in una pozza d'acqua...
Eccetera, eccetera... (si accettano altri esempi nei commenti)

Come per gli altri animali sottomessi, anche sul cavallo l'intervento dell'uomo ha influito in modo sostanziale sull'evoluzione delle razze, avvenuto seguendo anche in questo caso un concetto prettamente utilitaristico. Pensiamo a tutte le attività in cui il cavallo ha affiancato l'uomo: il lavoro nei campi, il trasporto di persone e cose, la guerra e la conquista, l'arte e la cultura, per non dimenticare che il cavallo viene ancora oggi utilizzato come alimento.

Nei paesi più poveri tutto ciò è ancora realtà (ad esclusione dell'utilizzo per guerre e conquiste, per quello ormai c'è di meglio!), mentre per i paesi occidentali il cavallo ricopre oggi sostanzialmente una dimensione ecologica e sportiva: "Fammi vincere questa corsa che altrimenti lo sponsor mi molla, gli scommettitori non puntano più su di te e niente zuccherino! Ah, e non provare ad azzopparti che se no ti accoppo!"

Meno male che non tutti pensano agli altri animali come a razze inferiori da ammaestrare e sottomettere al proprio volere.
C'è anche chi i cavalli li sa amare, senza pretendere nulla in cambio (o quasi).


DETTAGLI
Dimensioni: cm 13 x 8,5
Diametro ruota: cm 2,8
Peso: 20 gr

Provenienza: 1989. Una vecchia stalla abbandonata in una cascina sui monti del cuneese.

1 commento:

Anonimo ha detto...

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