15.7.08

r/016 - Fossile di ammonite

Fossile di ammonite del genere Dactylioceras del periodo Giurassico (circa 176 milioni di anni fa).

Le ammoniti sono un genere di molluschi cefalopodi ormai estinti, vissuti tra 350 milioni e 64 milioni di anni fa (cioè dal periodo Devoniano al Cretaceo) e diffusi nei mari di tutto il pianeta, in differenti specie e forme. Ne esistono di varie dimensioni, dalle più piccole che hanno un diametro di pochi millimetri, fino agli esemplari più grandi di ben 2 metri e mezzo.

La loro caratteristica principale è la forma a spirale della conchiglia, che è anche l'unica parte giunta fino a noi tramite il processo di fossilizzazione. Tale processo non ha invece interessato il corpo molle dell'animale, di cui non conosciamo con esattezza l'aspetto.
Si possono comunque azzardare delle ricostruzioni ipotetiche (come quella qui a destra) in base alla conformazione della conchiglia e alle forme di vita attuali che più si avvicinano a questo genere di animali, in particolare il nautilus.

La forma a spirale della conchiglia nascondeva una serie di camere ripiene di gas che garantivano all'animale la galleggiabilità. Il mollusco si procurava il cibo tramite una serie di tentacoli, e per mezzo del sifone, un organo piegato a tubo che svolgeva il compito di motore propulsore, pompava acqua che, rilasciata di colpo, gli permetteva di muoversi e non rimanere in totale balia delle correnti.
Nel corso dei millenni le conchiglie ormai vuote ricoprirono vastissime aree del fondo marino e queste, fossilizzandosi formarono vere e proprie rocce creando così un punto stabile di supporto per molluschi bivalvi come ad esempio le ostriche.
Nell'immagine a destra, la sezione di un fossile di ammonite mette in evidenza le varie camere interne della conchiglia.

La definizione di ammonite deriva da "ammonis cornua" (corno di Ammone).
Amon era un'antica divinità egizia dalla testa d'ariete, tramutatasi poi nello Zeus (Giove) cornuto della cultura greca, che con le sue corna ricurve ricordava appunto la spirale di questi fossili.
Ad affibbiargli questo nome fu lo storico e naturalista latino Plinio il vecchio, morto a Pompei nel 79 d.C. proprio durante l'eruzione del Vesuvio dalla quale proviene la pietra pomice vista in un post precedente (r/009).

Come già detto, esistono molte varietà differenti di ammoniti, e non essendo un esperto in materia ho avuto il mio daffare per riuscire a classificare correttamente questo esemplare.
Dopo varie ricerche, sono sicuro all'84,5 % che si tratti proprio di una Dactylioceras. Se però ne sapete più di me e volete aiutarmi a correggere il tiro, siete i benvenuti.

Questa ammonite proviene dalle montagne intorno a Castellane, nella Francia meridionale. E' una zona molto conosciuta proprio come riserva naturale di reperti fossili, ai quali è dedicato anche un apposito museo.
Il fossile è ancora in parte inglobato nella pietra, e nella parte posteriore (foto a lato) sono visibili frammenti di altre ammoniti dello stesso tipo.

DETTAGLI:
Dimensioni blocco: cm 8 x 7,5 x 2,5
Dimensioni fossile: cm 4,2 x 1,5
Peso: 100 gr

Provenienza: 1995, dintorni di Castellane. Una piccola baracca in un pascolo per le pecore, sul crinale di un monte. Alcuni fossili, forse recuperati dal pastore e ammucchiati in una cesta di plastica.
Questo l'ho preso in prestito.

Nessun commento:

LinkWithin

Related Posts with Thumbnails