Il "Roscón de Reyes" è un dolce tipico spagnolo.
Si porta in tavola tradizionalmente il 6 gennaio, giorno dell'Epifania, che in Spagna prende anche il nome di "Día de Reyes" (Giorno dei Re), festa di punta di tutto il periodo natalizio.
Si ricorda in questa data l'arrivo dei Re Magi alla capanna del bambino Gesù, e la consegna dei doni. Infatti i veri regali di Natale si aprono in questo giorno, e non il 25 dicembre come avviene in Italia.
Il giorno dell'Epifania è attesissimo dai bambini spagnoli anche per le carovane mascherate e chiassose che percorrono le vie cittadine, e che vedono la presenza degli stessi Re Magi, impersonati anno dopo anno da personalità pubbliche della stessa città, che lanciano a piene mani caramelle e dolciumi sulla folla.
Il giorno dell'Epifania è attesissimo dai bambini spagnoli anche per le carovane mascherate e chiassose che percorrono le vie cittadine, e che vedono la presenza degli stessi Re Magi, impersonati anno dopo anno da personalità pubbliche della stessa città, che lanciano a piene mani caramelle e dolciumi sulla folla.
Ma torniamo al roscón.
Si tratta di una torta dolce a forma di ciambella, tagliata a metà e ripiena di sola panna montata oppure di marzapane, cabello de ángel (un ripieno per dolci a base di zucca) e cioccolato. Viene poi farcita con frutta candita in grossi pezzi e di vari colori.
All'interno del ripieno, vengono inserite alcune figure, e quando la ciambella verrà tagliata e distribuita a spicchi tra i commensali, ognuno dovrà scoprire se gli è toccata qualche sorpresa, e quale (facendo molta attenzione a non lasciarci i denti).
Le figure possono essere varie e di vari materiali (plastica, ceramica, ecc.), ma due sono sempre presenti: Il Re, e la fava. La fava è una vera fava secca, avvolta di solito nella carta stagnola.
Colui che trova la figura del Re viene incoronato con la corona di cartone che sempre accompagna ogni roscón.
Chi trova la fava, invece, dovrebbe a questo punto saldare il conto della pasticceria (o almeno così dice la tradizione).
Questa è la traduzione del testo che viene riportato nella confezione del roscón, e che viene letto prima di tagliare il dolce:
Si tratta di una torta dolce a forma di ciambella, tagliata a metà e ripiena di sola panna montata oppure di marzapane, cabello de ángel (un ripieno per dolci a base di zucca) e cioccolato. Viene poi farcita con frutta candita in grossi pezzi e di vari colori.
All'interno del ripieno, vengono inserite alcune figure, e quando la ciambella verrà tagliata e distribuita a spicchi tra i commensali, ognuno dovrà scoprire se gli è toccata qualche sorpresa, e quale (facendo molta attenzione a non lasciarci i denti).
Le figure possono essere varie e di vari materiali (plastica, ceramica, ecc.), ma due sono sempre presenti: Il Re, e la fava. La fava è una vera fava secca, avvolta di solito nella carta stagnola.
Colui che trova la figura del Re viene incoronato con la corona di cartone che sempre accompagna ogni roscón.
Chi trova la fava, invece, dovrebbe a questo punto saldare il conto della pasticceria (o almeno così dice la tradizione).
Questa è la traduzione del testo che viene riportato nella confezione del roscón, e che viene letto prima di tagliare il dolce:
Ecco qui il roscón de Reyes
tradizione di un gran banchetto
dove ci sono due sorprese
solo per chi è fortunato.
Al suo interno, ben nascosti
una fava e una figura:
chi si appresta a tagliarlo
deve farlo senza inganni.
Chi in bocca si ritrovi
Una cosa un poco dura
nel peggior dei casi sarà la fava
nel migliore la figura.
Se si tratta della fava
questo dolce pagherai
ma se invece è la figura
incoronato e Re sarai.
tradizione di un gran banchetto
dove ci sono due sorprese
solo per chi è fortunato.
Al suo interno, ben nascosti
una fava e una figura:
chi si appresta a tagliarlo
deve farlo senza inganni.
Chi in bocca si ritrovi
Una cosa un poco dura
nel peggior dei casi sarà la fava
nel migliore la figura.
Se si tratta della fava
questo dolce pagherai
ma se invece è la figura
incoronato e Re sarai.
Nella traduzione le rime non sempre combaciano, se vuoi leggere la versione originale in spagnolo clicca QUI .
Andando a cercare le origini di questa tradizione, come spesso succede, si arriva ai tempi dell'Impero romano.
Durante le feste in onore al dio Saturno (qui a destra), celebrate nel mese di dicembre, era tradizione nascondere una fava in qualche angolo della casa, e lo schiavo che la trovasse veniva premiato con la libertà per tutta la durata delle feste.
Nella festività del dio Giano, che si celebrava all'inizio dell'anno, si distribuiva tra i poveri una torta dolce di forma circolare che conteneva al suo interno una fava. Questa fava rappresentava la prosperità e colui che la trovava era acclamato "Re per un giorno".
Nel terzo secolo d.C. la Chiesa ufficializzò la festa dei Re Magi e la tradizione di distribuire tra i poveri dolci che contenevano una fava si estese rapidamente per tutta l'Europa.
In Francia il bambino che trovava la fava riceveva molti regali ed era oggetto di grandi attenzioni. Successivamente la fava si sotstituì con un oggetto pregiato, nascosto nel dolce chiamato "le gateau du Roi" (ora si chiama "galette des Rois").
In Spagna la tradizione de Reyes giunse con i Borboni. Fu il re Filippo V che introdusse questo dolce che molto presto si convertì in una delle tradizioni più popolari. In quel periodo il roscón non aveva simbologie particolari, arrivava in Spagna senza la fava, che fu sostituita da una moneta, ma veniva ugualmente ricoperto di canditi e si consumava nella festa dell'Epifania.
In tempi più recenti la moneta è stata sostituita con la figura del Re o altri oggetti, ma è stata recuperata la tradizione della fava nascosta, anche se con significato completamente diverso.
Durante le feste in onore al dio Saturno (qui a destra), celebrate nel mese di dicembre, era tradizione nascondere una fava in qualche angolo della casa, e lo schiavo che la trovasse veniva premiato con la libertà per tutta la durata delle feste.
Nella festività del dio Giano, che si celebrava all'inizio dell'anno, si distribuiva tra i poveri una torta dolce di forma circolare che conteneva al suo interno una fava. Questa fava rappresentava la prosperità e colui che la trovava era acclamato "Re per un giorno".
Nel terzo secolo d.C. la Chiesa ufficializzò la festa dei Re Magi e la tradizione di distribuire tra i poveri dolci che contenevano una fava si estese rapidamente per tutta l'Europa.
In Francia il bambino che trovava la fava riceveva molti regali ed era oggetto di grandi attenzioni. Successivamente la fava si sotstituì con un oggetto pregiato, nascosto nel dolce chiamato "le gateau du Roi" (ora si chiama "galette des Rois").
In Spagna la tradizione de Reyes giunse con i Borboni. Fu il re Filippo V che introdusse questo dolce che molto presto si convertì in una delle tradizioni più popolari. In quel periodo il roscón non aveva simbologie particolari, arrivava in Spagna senza la fava, che fu sostituita da una moneta, ma veniva ugualmente ricoperto di canditi e si consumava nella festa dell'Epifania.
In tempi più recenti la moneta è stata sostituita con la figura del Re o altri oggetti, ma è stata recuperata la tradizione della fava nascosta, anche se con significato completamente diverso.
La corona del roscon adorna attualmente una lampada del mio soggiorno. In questa foto si può ammirare Dante incoronato Re dei Diamanti Mandarini durante uno dei suoi voli per casa.
DETTAGLI- r/020 a - Il Re (figura in plastica): altezza cm 3,2 /base cm 1,8 x 1,3 /peso: 1 gr
- r/020 b - La dama (figura in ceramica): alt. cm 3,4 /base cm 1,6 x 1,5 /peso: 3 gr
- r/020 c - La fava: cm 2,2 x 1,5 x 0,8 /peso: 1 gr
Provenienza:
Granada, quello che ho pescato nel roscón in tre diverse occasioni (la fava è del 1998).
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