30.6.10

r/036 - Frammento di Trantor

Piccola scheggia metallica proveniente dal pianeta Trantor (l'attuale Hame).


All'epoca in cui Hari Seldon diede inizio agli studi che lo portarono poi a sviluppare la nuova scienza della psicostoria, Trantor rappresentava il cuore pulsante del Primo Impero Galattico. Il pianeta/capitale era completamente ricoperto di metallo, materiale di cui era costituita l'immensa città che ospitava nei suoi circa 800 settori più di 45 miliardi di persone.
Su Trantor si trovava lo sfarzoso Palazzo Imperiale, che insieme alla Biblioteca Galattica era l'unica struttura non coperta da cupole metalliche, oltre a tutti gli uffici amministrativi attraverso i quali venivano gestite anche le più lontane colonie dell'Impero.

Trantor era anche il pianeta abitato più prossimo al centro della galassia, e questa fu indubbiamente una delle ragioni della sua scelta, non solo puramente simbolica ma anche pratica. Il pianeta infatti dipendeva totalmente dai rifornimenti continui di generi di consumo provenienti da tutte le parti della galassia e che non era in grado di fabbricare da sé. L'aspetto amministrativo e dirigenziale occupava quasi il 100% delle sue risorse, venendo a mancare quasi del tutto la produttività di base.

Quando però la decadenza dell'Impero fu tale che la flotta imperiale non fu più in grado di difendere questo enorme e fragile meccanismo umano e burocratico, le navi del ribelle Gilmer lo attaccarono, causando la morte di miliardi di persone e decretando la definitiva caduta dell'Impero.
I bombardamenti ed i saccheggi si prolungarono per giorni e giorni, risparmiando solamente la grande Biblioteca, segretamente protetta dai membri della Seconda Fondazione.

Il Piano che Hari Seldon, unico scienziato in grado di prevedere l'accaduto, aveva avviato pochi anni prima prevedeva infatti la creazione di due Fondazioni.
Questi due poli dislocati ai lati opposti della galassia, avrebbero condotto l'umanità dalla fine del Primo Impero all'inizio del Secondo, limitando il periodo di barbarie intermedio da 30.000 a soli mille anni.

La Prima (ed ufficialmente unica) Fondazione fu stabilita su Terminus, un piccolo pianeta ai margini della galassia. Lì i suoi scienziati si sarebbero concentrati nella creazione dell'Enciclopedia Galattica, un compendio di tutte le conoscenze acquisite fino a quel momento dall'umanità.
I membri della Seconda Fondazione, al contrario, protetti dall'anonimato e invisibili ai più, si sarebbero dedicati allo studio delle scienze psichiche, sviluppando quelle capacità mentali latenti nell'uomo e controllando segretamente il progresso della Prima Fondazione verso l'obiettivo finale.

Dopo il grande saccheggio, i pochi abitanti superstiti di Trantor, iniziarono a smantellare le imponenti rovine metalliche per rivenderle come materiale edilizio di recupero e scambiarle così con generi di prima necessità. Sui terreni liberati dal metallo si tornò a coltivare, e nel giro di una generazione, quello che fino a poco tempo prima era un immenso formicaio metallico, si trasformò in un pianeta fertile e prevalentemente agricolo, abitato da una popolazione semplice ma tenace.

L'unica struttura che non venne mai smantellata è la Biblioteca Galattica, dalla quale le popolazioni locali si tennero sempre ben alla larga, ritenendolo un luogo proibito se non addirittura maledetto.
Al suo interno la biblioteca conteneva tutte le opere creative (e anche un po' meno creative) dell'umanità, l'intero compendio delle sue conoscenze fino all'epoca della caduta dell'Impero. Era interamente computerizzata ed occorrevano persone esperte per poterla consultare.
Qui si recò il Mulo all'apice della sua ansia di conquista alla ricerca di qualche elemento che lo avrebbe condotto a svelare la posizione della fantomatica Seconda Fondazione, ma venne fermato all'ultimo istante dall'azione di una donna, Bayta Darell.

Questo piccolo frammento metallico, acquistato da un mio lontanissimo pronipote in uno dei tanti mercatini interspaziali, proviene proprio dalle zone adiacenti alla grande biblioteca, che nella sua epoca sono state bonificate e rese accessibili ai turisti che ogni anno si recano su Hame a visitare i resti dell'antica Trantor.
Come io ne sia entrato in possesso sarebbe lungo da spiegare, ed anche un po' imbarazzante. Vi basti sapere che durante un mio recente viaggio ho avuto modo di scoprire che il tempo è molto più elastico di quanto siamo abituati a credere.


Nonostante il tempo trascorso, alcune porzioni di questa scheggia metallica presentano ancora un'alta concentrazione di radioattività, conseguenza diretta delle armi usate nel bombardamento del pianeta.
Nulla comunque di particolarmente pericoloso se conservato con le dovute cautele.

DETTAGLI:
Dimensioni: cm 5,8 x 2,2  spessore cm 1,8
Peso: + o - 60 gr.
Composizione: ferro marziano (80%), alluminio di Kallis IV (15%), titanio carbonato* (5%
*ottenuto tramite il vecchio processo Storwo, in uso all'epoca della costruzione di Trantor.
Provenienza:
Vicinanze dell'antica Biblioteca Imperiale (oggi Biblioteca Galattica) di Trantor. Galassia Centrale.

2 commenti:

cooksappe ha detto...

ma certo! XD

Daneel ha detto...

Bellissimo.
Sei un viaggiatore del tempo?

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