6.3.09

r/029 - Sfere d'acciaio

Biglie metalliche provenienti da cuscinetti a sfera di veicoli a motore.

Queste sfere (7 in totale di cui una grande e 6 più piccole) sono state da me raccolte in due diverse occasioni. Quella nella foto in alto proviene dalla stazione degli autobus di Toledo (Spagna), mentre le più piccole sono il ricordo di una disavventura vissuta qualche anno fa durante un viaggio in pullman. Durante il tragitto di ritorno da una vacanza in Belgio, il mezzo, un Mercedes-Benz da granturismo, ebbe un guasto al motore e scaricò tutti i passeggeri (una trentina) in una stazione di servizio. Dopo diverse ore di attesa finalmente arrivarono i tecnici, e venne fuori che la causa di tutto era proprio una delle sferette nella foto (quella al centro, vistosamente deformata dall'attrito).


I cuscinetti a sfera sono molto usati nella meccanica moderna, e la loro funzione è principalmente quella di ridurre l'attrito tra due parti meccaniche (o masse) in movimento. Per il loro corretto funzionamento è essenziale che siano mantenuti ben lubrificati.
Quando il lubrificante (grasso o olio che sia) scarseggia o non è distribuito in modo uniforme, il risultato è quello che si vede nella foto a lato. Negligenza degli autisti o normale usura meccanica dovuta all'età del mezzo e alle migliaia di chilometri macinati nel corso degli anni? Non saprei dirlo. Quello che è certo, però, è che questa piccola sfera del diametro di nove millimetri è stata in grado di mettere ko un pullman con un motore da 350 CV...

Fin da bambino ho sempre avuto un'attrazione particolare per le forme sferiche e circolari: biglie di vetro, palline di gomma, monete, tappi di bottiglia... e vedendo queste sfere d'acciaio (che il solerte meccanico gettò tranquillamente al suolo), non potei evitare di raccoglierle. Dopo averle ripulite dai resti di grasso bruciato che le ricopriva, le portai a casa con me e le misi in un barattolo di vetro, dove si trovano tuttora.

La sfera è il solido perfetto dei filosofi greci, sempre uguale da qualsiasi punto lo si guardi, forma sfuggente nella quale l'occhio umano non riesce a trovare un appiglio, un riferimento. E' qualcosa che esiste fisicamente ma che ci rimanda all'insondabile, al soprannaturale.
La sfera in sé ha qualcosa di sacro, come tutte le figure geometriche simmetriche e centrali, che rispondono evidentemente ad archetipi ben precisi attraverso i quali noi percepiamo la struttura del mondo che ci circonda, e che forse ci rimandano alla stessa forma dell'universo, che secondo alcune teorie sarebbe appunto sferico.

Sferica è la Terra sulla quale ci muoviamo e che gira attorno al sole, anch'esso una sfera. A sua volta la terra ruota su sé stessa, giocando a nascondino con quell'altra pallina che vediamo nel cielo, la luna. Attorno al sole girano altre sfere grandi e piccole, e tutte queste palle in movimento ricevono il nome di "sistema solare", che a sua volta gira all'interno della galassia (la rivoluzione completa impiega ben 200 milioni di anni).
Ma anche la galassia è solo una tra tante, e pure lei è in movimento...

Sfere più grandi, sfere più piccole... l'infinitamente grande ricorda così tanto l'infinitamente piccolo, gli atomi in movimento che generano calore... e alla base di tutto, sempre lei: la sfera.

Sarà forse anche per questo che uno dei misteri archeologici più affascinanti riguarda proprio le "bolas de piedra".
Per chi non sa di cosa si tratta riassumerò in breve i dati principali:

A partire dagli anni '30 in Costarica sono venute alla luce centinaia di sfere di pietra di varie dimensioni, tutte perfettamente levigate, sepolte o semi-sepolte nel terreno anche in piena foresta e in zone montagnose particolarmente difficili da raggiungere. Queste sfere non sono di formazione naturale, e allo stesso tempo non presentano segni di lavorazione con strumenti metallici. In base al peso e alla profondità alla quale sono state rinvenute, si è calcolato che si trovino in quei luoghi da almeno 2.000/3.000 anni. Si conosce poco circa le popolazioni locali dell'epoca, ma sembra difficile che fossero in grado di realizzare manufatti di tale precisione con i mezzi a loro disposizione, e soprattutto di trasportarli per decine e decine di chilometri (tanto distano le più vicine formazioni rocciose che potrebbero aver fornito la materia prima per la loro produzione).
Alcune di esse sono state rinvenute perfino su un'isola, per cui i loro costruttori avrebbero dovuto trasportarle attraverso l'oceano (stiamo parlando di blocchi di almeno 9 tonnellate). A quale scopo poi?

Le teorie in proposito si sprecano. Alcuni sostengono che le sfere rappresenterebbero le stelle del cielo, e che sarebbero state posizionate in quel modo come per riprodurre sulla terra le costellazioni. Purtroppo però molte di esse sono state rimosse dalla loro posizione originale, quindi è impossibile verificare questa ipotesi.
Secondo altri, sarebbero una sorta di "percorso segnaletico" visibile dal cielo per l'atterraggio o la navigazione di mezzi volanti.
Il tema degli "alieni" o di "antiche civiltà tecnologiche" ritorna spesso quando si parla di archeologia misteriosa, e nonostante si trovino in rete le teorie più strampalate e una quantità di falsi storici, non mi sento di escluderla a priori. Anzi, anche io ho le mie teorie personali in proposito, e una di queste riguarda proprio le sfere di pietra.

Due dati in particolare mi hanno particolarmente colpito:
  1. Le sfere non si trovano mai sole, ma in gruppi più o meno numerosi, e molte di queste hanno le stesse esatte dimensioni (con uno scarto massimo di 1 millimetro);
  2. Gli indigeni spesso hanno attribuito alle sfere misteriose proprietà curative e rigeneranti, dichiarando che nelle immediate vicinanze delle pietre anche la vegetazione cresce più forte e rigogliosa.
Torniamo allora all'oggetto di questo post (le sfere d'acciaio), e proviamo a fare un semplice esercizio associativo. Come ignorare la similitudine di queste sfere di pietra sparse sul terreno - come gettate dall'alto da una mano gigante - con l'immagine di quelle biglie metalliche gettate sull'asfalto dell'area di servizio?
E se... l'origine di quelle enigmatiche sfere non fosse poi tanto diverso?

Questa è solo una delle tantissime foto che circolano a proposito di UFO e avvistamenti. Non mi addentrerò in un'analisi dettagliata per stabilire se sia o meno truccata. Molte lo sono, altre secondo me no.
Non mi interessa neppure discutere se questi mezzi abbiano un'origine umana o extraterrestre, non è questo il luogo indicato.

Ma se avete osservato bene l'immagine, avrete senz'altro capito dove voglio arrivare.
Da varie testimonianze e ricostruzioni realizzate in ambiente ufologico, sembra che questi "oggetti volanti non identificati" riescano a muoversi sfruttando in qualche modo il magnetismo terrestre. Forse, dico io, per "sintonizzarsi" correttamente con questa invisibile energia che avvolge il nostro pianeta è necessaria la presenza di elementi geologicamente compatibili con esso, che adeguatamente magnetizzati possano svolgere il compito di veri e propri ammortizzatori. La carica positiva o negativa determinerebbe poi il movimento del disco.

E qui mi ricollego ai due punti elencati più sopra.
  1. Le sfere di dimensione uguale in gruppi più o meno numerosi sarebbero evidentemente le "ruote" di uno stesso carro. Se guardiamo in una discarica di pneumatici ne vedremo di tutte lo misure, ma a seconda del mezzo d'origine (moto, auto, camion) ne troveremo gruppi di 2, 4 o 6 dello stesso tipo;
  2. Alcuni elementi di cui sono composte le sfere, in particolare il gabbro e la granodiorite, contengono un elevato indice di magnetite, ed è proprio questo minerale ferroso che determina le proprietà "benefiche" delle sfere sulla vegetazione. Ma è mai possibile che questi indigeni dovessero andare a cercare proprio una roccia magnetica?
Il mio è un volo di fantasia, lo ammetto. Non sono in grado di apportare altri dati scientificamente accettabili a riprova di quanto affermato. Non sono né un fisico né uno scienziato, ma solo un raccattapalle visionario e curioso.
Non resisto però all'ironia di immaginare che quello che frotte di studiosi, ufologi e guru new age vedono come un cammino verso le stelle disegnato per noi da una razza aliena buona e super-evoluta, non sia altro che una discarica a cielo aperto di pezzi meccanici usati da chi da tempi immemorabili viene a fare i suoi porci comodi nei nostri cieli.
Certo, se anche noi sapessimo far girare le palle come fanno loro...

(Se volete saperne di più sulle sfere di pietra, potete incominciare da QUESTO articolo)


DETTAGLI
Sfera grande
Diametro: appena la ritrovo lo misuro
Peso: idem come sopra
Sfere piccole
Diametro: 0,9 cm
Peso complessivo: 20 gr

Provenienza:Sfera grande: Estación de autobuses de Toledo (Spagna), 2004.
Sfere piccole: Stazione di servizio autostradale nei pressi di Luzern (Svizzera), 1997.

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